L’obesità può essere definita come un eccesso di tessuto adiposo che può essere il risultato di diversi fattori, di tipo genetico, o di stili di vita inadeguati.

La causa più frequente di obesità è lo squilibrio fra l’ingestione di alimenti e la spesa energetica. In pratica quando l’assunzione dei nutrienti eccede i fabbisogni e viene fornita più energia di quella necessaria, l’eccesso viene accumulato nell’organismo sotto forma di grasso.

Il 5-10% degli obesi invece hanno un obesità secondaria ad un’altra patologia o dovuta al consumo di farmaci.

L’obesità è collegata a diversi rischi per la salute.
L’eccesso di mortalità associato all’obesità si deve principalmente all’incremento del rischio di patologie cardiovascolari, all’aumento della pressione arteriosa, al diabete mellito di tipo 2 ad alterazioni di tipo respiratorio e della colecisti, a problemi articolari, cutanei ed endocrini e in ultimo è stato messo in relazione con alcune forme tumorali.

A favorire l’aumento dell’obesità sono:
• la maggior disponibilità di cibo rispetto al passato;
• il consumo di alimenti molto calorici, spesso serviti in porzioni abbondanti;
• l’aumento del numero di pasti, spuntini e merende consumati giornalmente;
• la diminuzione dell’attività fisica;
• l’aumento della sedentarietà e dell’utilizzo di tv e smartphone.

L’obiettivo del piano alimentare per la riduzione del peso sarà quello di ridurre l’introito calorico attraverso un’alimentazione ipocalorica varia e nutrizionalmente completa, complementata da esercizi fisici adeguati per età ed il peso della persona.